giovedì 11 marzo 2010



La scelta di girare un film del genere con i toni del documentario piuttosto che del war-film drammatico è vincente, cancella le prevedibili sfumature pietiste e demagogiche, lascia pieno spazio alla forza propria del racconto. E' in fondo una scelta femminile, perchè si percepisce una emotività istintiva, per nulla scontata.
Mi è piaciuto molto. Un Oscar indubbiamente americano, ma molto meritato.

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