lunedì 2 agosto 2010

Benni, un grandissimo

Da leggere, e leggere, e rileggere.....
Perchè le parole dei grandi vanno metabolizzate con calma.

Un preistorico vulcano islandese erutta e tutto il modernissimo traffico aereo è bloccato. Ma l'Italia sembra far parte di un'altra galassia e pensa solo alle sue piccole beghe. Il fifone schiva-processi dice che la mafia è un'invenzione dei media e Dell'Utri è un cartone animato. Bossi dà la colpa della nube alla crisi monetaria islandese e reclama le banche del Polo Nord.

Bertone è alla ricerca di un'analogia tra i crateri e i sodomiti. Bersani dice, si sciolgano pure i ghiacciai, basta che non si vada al voto. E alla fine il ministro Matteoli se ne esce con una proposta geniale: nessuno viaggi. Abbiamo capito perché è ministro.

Il terremoto di Haiti dopo una settimana è sparito dai media, ma al suo posto impazza una catastrofe ben peggiore: Minzolini e colleghi che si accapigliano sul milione di telespettatori perduti. Intanto abbiamo nuovi sismi in Nuova Guinea Afghanistan e Cina, ma l'argomento è logoro, non interessa più.
E dire che di problemi ambientali ne abbiamo anche noi. La penisola italica sembra snella ma è obesa. Con l'Alta Velocità possiamo schizzare da Roma a Milano in tre ore e due pacchetti di biscottini. Ma attraversarla per il largo da Roma a Cesena è come affrontare il Sahara. I cantieri della Salerno-Reggio Calabria sono patrimonio archeologico, al posto degli autogrill potrebbero avere dei nuraghi. Le autostrade a pagamento sfavillano di asfalto drenante, ma quando piove un terzo delle strade normali frana o è inagibile.

L'acqua sarà il business del futuro, è già pronta la privatizzazione con relativa spartizione. Ci sarà l'acqua Padana, metà Po metà Tevere, perché la Lega ha il cuore a nord ma l'esofago a Roma. Poi avremo Pidiella, l'acqua che combatte la renella e gli avvisi di garanzia. L'Acquafini che fa digerire i magoni e ripristina l'obbedienza. L'acqua Centrorosso, con lieve percentuale alcolica per far finta che le elezioni siano state un trionfo. Infine l'Acqua del sud, che essendo la mafia un'invenzione televisiva, sarà imbottigliata da Maria De Filippi.

In quanto all'aria le nostre città sono avvelenate dallo smog ma è tutto un fiorire di Ecomaratone, Vivilabici, Corricheseisano, Domenica Respira. Una o due volte all'anno migliaia di cittadini in tuta e scarpette testimoniano la loro volontà di sopravvivere. Ma il giorno dopo Domenica Respira c'è già Lunedì Ansima e poi Martedì Strozzati. È uscito anche un decalogo "per attraversare bene una città", come a dire, la colpa non è dell'inquinamento, ma dei cittadini idioti che non sanno respirare. In quanto alla Fiat, ha le auto elettriche pronte ma finché c'è il petrolio mancano le prolunghe.

E tra poco riavremo il nucleare. Verranno costruite solo centrali della moderna terza generazione. Vuole dire che ci devono guadagnare almeno tre grosse industrie. Nessuno ha proposto di costruire una nuova generazione di edifici scolastici, non si guadagna abbastanza.

Tutto questo testimonia che, di fronte a un emergenza ambientale senza precedenti, l'Italia continua a mostrare scarsissima conoscenza e coscienza ecologica. Ci sono singoli parlamentari, associazioni benemerite, comitati di cittadini, qualcuno come Grillo o Vendola che ci sta provando. Ma il partito verde italiano è sempre stata la cenerentola dei partiti verdi europei.

Tutti sentiamo parlare di pale eoliche e pannelli solari, ma le pale restano ferme, e sul fotovoltaico c'è un caos di leggi, di certificazioni improvvisate e di confusione sui costi. Sui nostri tetti l'unica cosa che trionfa è la parabolica.

Camion e navi con rifiuti tossici non hanno smesso un istante di attraversare i nostri territori e il nostro mare. Basta pagare una multa e si riparte. E la nostra prevenzione incendi è al livello di quella degli eschimesi.
Forse c'è una spiegazione. Forse l'Italia si è affezionata all'immagine di qualcosa di sporco, franante, disordinato, e guasto. Le nostre bellezze devono avere un contrappunto fetente, per venire incontro alle aspettative ai turisti. Che infatti fotografano con la stesso interesse i nostri quadri e la spazzatura per strada.

Eppure la parola "pulito" salta fuori in ogni nuovo slogan, iniziativa, e palingenesi. Berlusconi si è promozionato ripulendo una parte di Napoli, poco importa che adesso tutto stia tornando come prima. Le gallerie ferroviarie "ecostabili" della Roma-Bologna hanno distrutto i torrenti dell'Appennino, ma non sentirete mai un'amministrazione rossa protestare per questo scempio. Andate sullo Jonio e vedrete che per un ecomostro abbattuto, un altro sta spuntando.

Chi ci difende da questo massacro mafioso-cementizio? I geologi, i sismologi, i metereologi sono ormai post-esperti. Nel senso che vengono ascoltati solo dopo i disastri. Sarebbe bellissima una trasmissione televisiva in prima serata col titolo "Io l'ho visto" in cui si denunciano i pericoli e i guasti del dissesto idrogeologico e si indica come intervenire subito. Ma i disastrologi devono constatare, non inquietare. E i più furbi tra loro hanno un argomento rassicurante, che garantisce un nuovo passaggio in televisione: dicono "è vero, è un disastro ma è già successo nel 1937". Verrebbe voglia di farsi trovare a letto con la loro moglie dicendo "quello che lei pensa è vero ma non si arrabbi, è già successo nel 1998".

Il vulcano, dicono gli scienziati, non è una malvagia anomalia, ma un motore della biosfera. In questo caso il prefisso "bio" viene usato seriamente: ma ormai non c'è prodotto che non esibisca queste tre lettere come pennacchio. Da biogas si è passati a bioyogurt, biomassaggio, biodentifricio e anche biopannolino per bioculi grandi e piccini. Quando si tratta di vendere, sono tre lettere magiche. Quando però si parla di biosfera, cioè di un organismo che non si può vendere, ma che si dovrebbe difendere dalla sfrenatezza economica, il discorso cambia. Ogni istanza ecologica diventa biochiacchiera apocalittica. E i giapponesi con cinica serietà scientifica ci informano che la crisi totale della biosfera è già in atto, e scommettono chi sul 2013 chi sul 2050. Non è un dubbio cosmico come "chi vincerà lo scudetto", ma varrebbe la pena di rifletterci.
Fortunatamente per i dirigenti italiani le tre lettere sacre non sono bio, ma "mio", la miosfera del privilegio e dell'impunità. Quel vulcano è un rompiballe, che probabilmente ha dentro al cratere un ritratto di Che Guevara. Dimentichiamolo in fretta.

Recentemente Obama ha detto che entro il duemilatrenta l'uomo deve assolutamente andare su Marte. Ci viene un dubbio: lo ha detto per desiderio scientifico o sta preparando un'arca di Noè? Sarebbe bello se l'inevitabile nube islandese ci spingesse a pensare alle nubi evitabili del nostro futuro. Ma la fine del mondo sembra ormai l'ultimo grande spettacolo che ci è rimasto. Non conviene rinviarla, abbiamo già venduto tutti i biglietti.
Stefano Benni, da Repubblica 20/4/2010

mercoledì 2 giugno 2010

Tempo...

Anche una vecchia puntata di Miami Vice ti racconta che passa...eppure a momenti non sembra un male.  Forse perché non lo è. Perché c'è un tempo per ogni cosa, e io ho ancora tante cose da fare. Tante.

martedì 1 giugno 2010

Il nipote del Negus, che libro...!



Una irresistibile farsa tragicomica in forma di romanzo "quasi epistolare". Di recente, una delle letture più godibili ed intelligenti che mi siano passate sottomano. Camilleri è un genio molto speciale. Soprattutto, è un fatto speciale il riuscire a raccogliere una percezione di intelligenza quasi tangibile intorno a sè. Mi sento assediata dall'invadenza arrogante della cretineria...

urlo (o url?...)


Voglio la lunaaaaaaaaa!!!!!.....

venerdì 16 aprile 2010

Israel Kamakawiwo'ole - Somewhere Over The Rainbow



Giusto per ripetermi un pò...

Totò - Vota Antonio La Trippa


Un grande profeta!!
E' come leggere certi racconti di Flaiano... Un paese sempre uguale, sempre con gli stessi difetti (da almeno 50 anni a questa parte...), tanto "buffo" quanto incapace di cambiare. Agli Italiani l'innovazione viene in qualche modo sempre imposta da eventi più grandi di loro, ai quali sono inaspettatamente sempre capaci di sopravvivere... Ma se non fosse per quegli eventi, saremmo sempre gli stessi..."borghesi addormentati, che tanto c'è un insonne che ci pensa!!"...

lunedì 29 marzo 2010

Dubbio

"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" diceva Quintiliano.
E pensare di vivere in un triste e gretto paese, popolato da una maggioranza poco dotata (la 'gggggente'...), invece, è una cosa brutta? Me ne devo vergognare? Proverò almeno a far finta...
Comunque...almeno mi si riconosca la sincerità...

lunedì 22 marzo 2010

Very good work

E noi qui ci occupiamo della cura del cancro come promessa elettorale...la politica del fare...
Sono offesa, e indignata, e arrabbiata, e stufa. 
E contenta, perchè parole d'orgoglio come quelle qui sotto hanno potuto essere pronunciate qui, su questa terra, a qualche ora di volo, e non...su Marte!!! Allora c'è speranza.

President Barack Obama:

For the first time in our nation's history, Congress has passed comprehensive health care reform. America waited a hundred years and fought for decades to reach this moment. Tonight we are finally here.
Consider the staggering scope of what we have just accomplished:
Every American will finally be guaranteed high quality, affordable health care coverage.
Every American will be covered under the toughest patient protections in history. Arbitrary premium hikes, insurance cancellations, and discrimination against pre-existing conditions will now be gone forever.
And we'll finally start reducing the cost of care -- creating millions of jobs, preventing families and businesses from plunging into bankruptcy, and removing over a trillion dollars of debt from the backs of our children.
But the victory that matters most tonight goes beyond the laws and far past the numbers.
It is the peace of mind enjoyed by every American, no longer one injury or illness away from catastrophe.
It is the workers and entrepreneurs who are now freed to pursue their slice of the American dream without fear of losing coverage or facing a crippling bill.
And it is the immeasurable joy of families in every part of this great nation, living happier, healthier lives together because they can finally receive the vital care they need. 

E tutto prenderà colore...

La canzone dei miei tris/bis-nonni...


Mattinata fiorentina

Rabagliati
D'Anzi - Galdieri
È primavera... svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
E a tarda sera, madonne fiorentine,
quante forcine si troveranno sui prati in fior.

Fiorin di noce,
c'è poca luce ma tanta pace,
fiorin di noce, c'è poca luce;
fiorin di brace,
Madonna Bice non nega baci,
baciar le piace, che male c'è?

È primavera... svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
È primavera... che festa di colori!
Madonne e fiori tentaste il genio d'un gran pittor.
E allora, a sera, fiorivano gli amori,
gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor.

Fiorin dipinto,
s'amava tanto nel quattrocento,
fiorin dipinto, s'amava tanto;
fiorin d'argento,
Madonna Amante le labbra tinte
persin dal vento si fa baciar!
È primavera... che festa di colori!
Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù.

lunedì 15 marzo 2010

over...



Well I see skies of blue and I see clouds of white
And the brightness of day
I like the dark and I think to myself
What a wonderful world
The colors of the rainbow so pretty in the sky
Are also on the faces of people passing by
I see friends shaking hands
Saying, "How do you do?" 
They're really saying, I love you
E io canto...e Agata è molto più bella di quello scricciolo..!

giovedì 11 marzo 2010



La scelta di girare un film del genere con i toni del documentario piuttosto che del war-film drammatico è vincente, cancella le prevedibili sfumature pietiste e demagogiche, lascia pieno spazio alla forza propria del racconto. E' in fondo una scelta femminile, perchè si percepisce una emotività istintiva, per nulla scontata.
Mi è piaciuto molto. Un Oscar indubbiamente americano, ma molto meritato.

saggia scemenza

" Al mondo ci sono troppi problemologi e troppo pochi soluzionologi".

Sinceramente non so chi sia l'autore, ma oggi mi è sembrata carina. Forse proprio questo è segno dell'abisso...

lunedì 1 marzo 2010

e basta!!

NOTIZIA AGI

Ma come si fa??!!
Come mettere il blocco parent alla TV, così che i bambini non vedano programmi porno o disdicevoli...
In effetti assistiamo ogni giorno ad una situazione socio-politica che ormai va ben oltre il porno...
Ma io DEVO sapere, e DEVO vedere!
Poi però decido io cosa pensare e cosa è bene (o male) per me.
Trattarmi da scimmietta è il torto peggiore che mi si possa fare...
E questo vale per tutti e per ciascuno! Indipendentemente da quel che vota!
Possibile che in questo paese narcolettico tutto possa accadere senza suscitare reazioni? Possibile che la gggggente (quella con tante G, che piace tanto ai più...) sia così manovrabile, passiva, sorda, cieca, pigra, ignorante, paurosa?...
Possibile?...

pensieri per genitore


“La nascita e lo sviluppo di una vocazione richiede spazio: spazio e silenzio. Il rapporto che intercorre tra noi e i nostri figli dev’essere uno scambio vivo di pensieri e di sentimenti, e tuttavia deve comprendere anche profonde zone di silenzio; dev’essere un rapporto intimo, e tuttavia non mescolarsi violentemente alla loro intimità; dev’essere un giusto equilibrio tra silenzio e parole.

Noi dobbiamo essere importanti per i nostri figli, e tuttavia non troppo importanti; dobbiamo piacere un poco, ma non troppo, perché non salti loro in testa di diventare identici a noi. Noi dobbiamo essere con loro in un rapporto d’amicizia, eppure non dobbiamo essere troppo i loro amici, perché non diventi loro difficile avere dei veri amici.

Noi dobbiamo essere per loro un semplice punto di partenza, offrire loro il trampolino da cui spiccheranno il salto; essi devono sapere che non ci appartengono, ma noi sì apparteniamo a loro: sempre disponibili, presenti nella stanza vicina, pronti a rispondere…

E se abbiamo una vocazione noi stessi, se non l’abbiamo tradita, possiamo tener lontano dal nostro cuore, nell’amore che portiamo ai nostri figli, il senso della proprietà. Se invece una vocazione non l’abbiamo, o se l’abbiamo abbandonata o tradita, allora ci aggrappiamo ai nostri figli come un naufrago ad un relitto, pretendiamo vivacemente da loro che ci restituiscano tutto quanto gli abbiamo dato, che ottengano dalla vita tutto quanto a noi è mancato: vogliamo che siano in tutto opera nostra.
Ma se abbiamo noi stessi una vocazione, se non l’abbiamo rinnegata o tradita, allora possiamo lasciarli germogliare quietamente fuori di noi, circondati dall’ombra e dallo spazio che richiede il germoglio di una vocazione. Questa è forse l’unica reale possibilità che abbiamo di riuscir loro di qualche aiuto nella ricerca di una vocazione: avere una vocazione noi stessi, conoscerla, amarla e servirla con passione.”
“Le piccole virtù” di Natalia Ginzburg – Einaudi More about Le piccole virtù

domenica 28 febbraio 2010

Quando sarò capace di amare


E' "al maschile", ma è di un grande ed è una meraviglia.

Quando sarò capace d'amare, probabilmente non avrò bisogno di assassinare in segreto mio padre né di far l'amore con mia madre in sogno. 
Quando sarò capace d'amare, con la mia donna non avrò nemmeno la prepotenza e la fragilità di un uomo bambino.
Quando sarò capace d'amare, vorrò una donna che ci sia davvero, che non affolli la mia esistenza, ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo una poltrona, un libro o una rosa, lei avrebbe voglia di essere solo quella cosa.
Quando sarò capace d'amare, vorrò una donna che non cambi mai, ma dalle grandi alle piccole cose tutto avrà un senso perché esiste lei. 
Potrò guardare dentro al suo cuore e avvicinarmi al suo mistero non come quando io ragiono, ma come quando respiro.
Quando sarò capace d'amare, farò l'amore come mi viene, senza la smania di dimostrare, senza chiedere mai se siamo stati bene. E nel silenzio delle notti, con gli occhi stanchi e l'animo gioioso, percepire che anche il sonno è vita e non riposo.
Quando sarò capace d'amare, mi piacerebbe un amore che non avesse alcun appuntamento col dovere, un amore senza sensi di colpa, senza alcun rimorso, egoista e naturale come un fiume che fa il suo corso. 
Senza cattive o buone azioni, senza altre strane deviazioni, che se anche il fiume le potesse avere andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare.
da LA MIA GENERAZIONE HA PERSO
Giorgio Gaber

lunedì 8 febbraio 2010

Così, esattamente così...



"Migliaia, milioni di individui lavorano,
producono e risparmiano nonostante
tutto quello che noi possiamo inventare
per molestarli, incepparli, scoraggiarli.
È la vocazione naturale che li spinge;
non soltanto la sete di guadagno.
Il gusto, l’orgoglio di vedere
la propria azienda prosperare,
acquistare credito, ispirare fiducia
a clientele sempre più vaste,
ampliare gli impianti,
costituiscono una molla di  progresso
altrettanto potente che il guadagno.
Se così non fosse,
non si spiegherebbe come ci siano imprenditori
che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali
per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti
di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente
ottenere con altri impieghi".

(L.Einaudi)



E a chi lo puoi gridare che quando hai pagato l'IVA e l'INPS non ti porti più a casa quel che ti serve per vivere? Che fai l'imprenditore, ma che senza l'aiuto di mammà sarebbero ormai 3 anni che non fai una vacanza degna di questo nome? Che passi notti e notti sveglia, chiedendoti dove e come recupererai i soldi a fine mese per pagare gli stipendi dei tuoi? 
E mia madre un paio di settimane fa mi ha detto..."ma se lavori così tanto, come mai non sei ricca?".
Qualcuno glielo spieghi. Qualcuno le spieghi che l'equazione IMPRENDITORE=PRIVILEGIATO BENESTANTE non è più valida da un pezzo. Soprattutto se la tua impresa è nata con te, e non con qualche precedente pezzo di famiglia che ne ha buttato le basi in un altro tempo, in un'altra epoca, in un altro mondo. 
Soprattutto se ti interessa vivere e lavorare bene sì, ma onestamente.
L'ultimo a cui poteva interessare forse è stato davvero Einaudi.



8 febbraio 2010, primo giorno...

Vediamo se troverò la costanza (e l'urgenza...) per far ordine nei pensieri, per raccontarli a me stessa e al "mondo".